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Trovati 2 documenti.

Le notti della peste
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Materiale linguistico moderno

Pamuk, Orhan

Le notti della peste / Orhan Pamuk ; traduzione di Barbara La Rosa Salim

Torino : Einaudi, 2022

Abstract: 1901. La peste dilaga sull'isola di Mingher e l'uomo chiamato a fermarla viene ucciso in circostanze misteriose. Nel destino di quella piccola isola e dei suoi abitanti Orhan Pamuk ha ricreato un mondo, parlando al nostro presente con una forza e un'intensità che sono quelle della grande letteratura. Nell'aprile del 1901 un piroscafo si avvicina silenzioso all'isola di Mingher, «perla del Mediterraneo orientale». Dall'imbarcazione scendono due persone: il dottor Bonkowski - il maggior specialista di malattie infettive dell'Impero ottomano - e il suo assistente. Bonkowski è lì per conto del sultano: deve indagare su un nemico invisibile ma mortale, che rischia di mettere in ginocchio un Impero già da molti definito il «grande malato d'Europa» e innescare così una reazione a catena nei delicatissimi equilibri continentali. Sull'isola di Mingher, si dice, c'è la peste. Il morbo viene rapidamente confermato, ma imporre le corrette misure sanitarie rappresenta la vera sfida, soprattutto quando le esigenze della scienza e della medicina più nuova si scontrano con le credenze religiose. In quest'isola multiculturale dove musulmani e cristiani ortodossi cercano di convivere pacificamente, la malattia funge da acceleratore delle tensioni sociali e non solo: poco dopo aver parlato con il governatore e chiesto che venga imposta la quarantena, il corpo del dottor Bonkowski viene trovato senza vita in un vicolo. In un drammatico crescendo la peste dilaga, spingendo le autorità a rafforzare le misure di contenimento: queste però aumentano le frizioni tra le varie identità dell'isola (e dell'Impero), tra chi le asseconda e chi nega l'esistenza stessa della malattia, o l'efficacia della quarantena, gettando la comunità nelle tenebre di una notte non soltanto sanitaria. "Le notti della peste" è un'opera-mondo grandiosa, universale, attraversata da echi di Tolstoj, di Manzoni, del Conrad di Nostromo, di Camus. Romanzo storico e allegorico (tra le righe si legge la deriva di ogni nazionalismo verso l'autocrazia dell'uomo forte), brulicante di personaggi e di storie, di guerre, amori e immortali tensioni etiche. In cui il particolare - le esistenze dei singoli individui travolti dalla Storia - si apre all'universale - il rapporto tra paura e potere, tra vita e destini generali, tra fede e ragione, tra modernità e tradizione.

Latte nero
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Materiale linguistico moderno

Shafak, Elif

Latte nero / Elif Shafak ; traduzione di Roberta Zuppet

Milano : Rizzoli, 2010

Abstract: Elif Shafak aveva sempre pensato - come molte scrittrici prima di lei - che la maternità avrebbe soffocato la creatività letteraria. Quando si innamora e rimane incinta, comincia a riflettere sulle sue paure e sulle contraddizioni dell'essere donna. Capisce che dentro di lei c'è "un piccolo harem, un coro di voci discordanti" che fanno a gara per prendere il sopravvento: Miss Ego Ambizione, la Signora Derviscio, la Signorina Intelligenza Cinica, la Signorina Voluttà e Mamma Torta, che quando Elif diventa madre sembra prendere il sopravvento. Ma, inaspettato, si presenta un personaggio maschile, Lord Poton: è la depressione post partum, e resta unico signore per dieci lunghi mesi. Quando finalmente se ne andrà, le identità in conflitto troveranno un accordo, ed Elif riuscirà a conciliare la sua dimensione di artista con quella di madre.